Questioni e litigi per le pulizie condominiali sono all’ordine del giorno nella maggior parte dei condomini. Per fortuna esistono determinate norme del codice civile che regolano la materia. Vediamo quali sono le principali regole per le pulizie condominiali e cosa dice la normativa per la pulizia delle scale del condominio.
- L’articolo 1117 del codice civile afferma che le scale sono di proprietà dei condomini, compresi quelli con locali al piano terreno e anche con accesso esclusivo dalla strada, a meno che non risulti il contrario dagli atti di acquisto o dal regolamento condominiale di natura contrattuale. Tutti, quindi, devono contribuire alla pulizia, manutenzione e ricostruzione delle scale, e le spese devono essere sostenute e ripartite tra tutti.
- E’ compito dell’amministratore, custode del decoro e della corretta manutenzione delle parti comuni (art. 1130 c. c.), provvedere a mettere l’argomento all’ordine del giorno, qualora i residenti fossero inadempienti
- L’art. 1136 c. c., secondo e terzo comma, regola la modalità di votazione sulla questione pulizie condominiali: in prima convocazione è richiesto un numero di voti favorevoli che rappresenti il 50% più 1 degli intervenuti e almeno la metà del valore dell’edificio (500/1000); in seconda convocazione basta un numero di voti che rappresenti un terzo dei partecipanti al condominio e almeno un terzo dei millesimi (334/1000).
- L’articolo 11234 recita:“Le scale sono mantenute e ricostruite dai proprietari dei diversi piani a cui servono. La spesa relativa è ripartita tra essi, per metà in ragione del valore dei singoli piani o porzioni di piano, e per l’altra metà in misura proporzionale all’ altezza di ciascun piano dal suolo”.